Close

Stefanos Tsivopoulos

19/1/2001, Prometeogallery, Via G. Ventura

di Bertrand Delux

Non si può dire che Murcia sia fantastica. O almeno, così la pensavano gli sparuti avventori dell'ultima Manifesta. Cartagena, la seconda sede della più importante biennale europea dedicata all'arte emergente, è separata da Murcia da una landa di agrumeti dopati e mandorli rinsecchiti. Ed è bellissima: disorganizzata, un po' romana e un po' araba, disastrata e splendente. Non ci andrei in vacanza, ma suggerirei di farci un giro per guardare negli occhi il volto segnato più sincero e sfacciato dell'Europa di domani. Anche Manifesta era piuttosto sgangherata, come tutte le mostre dai grandi presupposti teorici dimentiche che - per quanto sia cambiata - l'arte ha comunque a che fare con le immagini. Nel cuore del folgorante sfasciume urbanistico di Cartagena, comunque, c'è il casinò: un trionfo di vecchie carampane che sorseggiano caffè infiniti, un florilegio di decorazioni moderniste con, al primo piano, un enorme dipinto di preti al biliardo. Lì, Stefanos Tsivopoulos ha presentato l'opera più intensa di Manifesta: il film "Amnesialand" e uno slideshow. L'insieme è talmente incredibile che fin qui non sono stato in grado di descriverlo. La sua riproposizione a Lambrate è un appuntamento immancabile.

Torna al Sito Ufficiale!