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ven 09.03 2018 – dom 20.05 2018

Ad Reinhardt. Arte + Satira

Dove

Galleria Civica di Modena
Corso Canalgrande 103, 41121 Modena

Quando

venerdì 09 marzo 2018 – domenica 20 maggio 2018

Quanto

free

Style: "AR_Crozier"

L’impressione nel visitare la mostra Ad Reinhardt. Arte + Satira è quella di scoprire un tesoro, perché l’associazione che si fa abitualmente quando si pensa a Reinhardt (Buffalo, 1913 – New York, 1967) – artista tra i massimi interpreti dell’astrattismo americano noto per i suoi black paintings – non è tanto Arte + Satira, quanto piuttosto Art as Art. Allora, come mai tutto quello che possiamo vedere fino al 20 maggio alla Galleria Civica di Modena – fumetti, vignette satiriche, pamphlet, diari di viaggio, diapositive – ci è stato finora tenuto “nascosto”? 

In realtà questa ricerca, curata dalla neodirettrice di Fondazione Modena Arti Visive Diana Baldon, e frutto della collaborazione con la Ad Reinhardt Foundation di New York e Mudam Luxembourg (e con David Zwirner, New York/London/Hong Kong), era già stata originariamente presentata nel 2015 alla Malmö Konsthall in Svezia, nel 2016 presso EMMA – Espoo Museum of Modern Art in Finlandia, e nel 2017 al museo Mudam Luxembourg in Lussemburgo.

Oggi possiamo finalmente vederla a Modena presso la Galleria Civica, divisa tra le sale di Palazzo Santa Margherita e quelle della Palazzina dei Giardini.

Ancora attuale, la serie di fumetti didattici How to look – apparsa nel corso del 1946 nell’edizione domenicale del quotidiano liberale americano “PM” (pubblicato a New York tra 1940-‘48) – è squadernata sulle pareti della Sala grande di Palazzo Santa Margherita in un racconto che si sviluppa tramite ingigantimenti delle pagine originali, la cui lettura è facilitata per il pubblico da schede tradotte in italiano. Un cambiamento di scala che aiuta ad apprezzare le immagini e i testi didattici, ironici e colti al tempo stesso (presenti anche in originale) per imparare “come guardare” l’arte surrealista, cubista e astratta…e in generale “come guardare le cose”, a lezione da un artista che è stato a lungo (anche) un insegnante.

La visita prosegue alla Palazzina del Giardino Ducale Estense, dove troviamo vignette, pamphlet e un approfondimento sui suoi viaggi.  Le 276 vignette originali realizzate tra 1933 e ’47, in parte destinate a “PM” e in parte ad altri quotidiani e riviste, hanno il merito di mostrare il processo creativo di Reinhardt che utilizzava la tecnica del collage assemblando ritagli di immagini selezionate da libri e riviste, e intervenendovi con inchiostro, matite e tempera. I contenuti invece sono talmente progressisti (lotta al fascismo, alla guerra e al razzismo, ma anche sostegno al movimento operaio…), da essersi guadagnati all’epoca l’attenzione dell’FBI. Più o meno negli stessi anni, l’artista era impegnato nel mitico Federal Art Project (1935-‘43) lavorando come pittore astratto per la Easel Division nell’ambito della WPA creata da Franklin Delano Roosevelt per fronteggiare la Grande Depressione. Proprio a Roosevelt, e alla sua ricandidatura del ‘44, è dedicato un fumetto-collage esposto in mostra, una cui variante appare anche nel pamphlet Every Worker a Voter. L’impegno politico di Reinhardt, costante e determinato, è testimoniato inoltre da due pamphlet a tema antirazzista da lui illustrati (The Races of Mankind, 1943 e …Is It True What They Say About Cohen?, 1948), consultabili in formato digitale su tablet.    

Dopo la guerra Reinhardt viaggiò a lungo in Europa, Medio Oriente, Giappone ecc.; di questi viaggi sono presentati alla Palazzina gli itinerari (tra cui quello italiano) e gli ordinatissimi diari (anch’essi digitalizzati), con appunti e osservazioni sull’arte. La maggior parte delle 12.000 diapositive che collezionò nella sua vita furono realizzate in queste occasioni con una Leica 35 mm e presentate nei Non-Happenings, sarcastiche conferenze per amici e studenti in cui ne mostrava centinaia in sequenza. In mostra se ne possono vedere 360 in 18 minuti (!) appartenenti al periodo 1952-‘67.

Accanto all’esposizione, la Galleria Civica organizza poi un programma di attività per bambini e ragazzi, e una serie di incontri, tra cui un appuntamento dedicato a Sturmtruppen, il grande ciclo a fumetti del modenese Bonvi (26 aprile, ore 18), e una conferenza di Robert Storr, che nel 2013 ha portato per la prima volta all’attenzione del pubblico la serie How to look tramite una mostra (e una pubblicazione) da David Zwirner: direttore della Biennale di Venezia nel 2007 e docente alla Yale University School of Art di New York, Storr sarà a Modena il 17 maggio alle ore 18.

Orari: Mercoledì-venerdì, 10.30-13.00 / 16.00-19.00; Sabato, domenica e festivi, 10.30-19.00

Scritto da Elisabetta Modena