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ven 06.07 2018 – dom 08.07 2018

Lars Rock Fest

Dove

Giardini Pubblici (Chiusi Scalo)
via oslavia 106, 53043 Chiusi Scalo

Quando

venerdì 06 luglio 2018 – domenica 08 luglio 2018
H 18:00

Quanto

free

Contatti

Sito web

Foto di Photo Credit / Daniel Topete

Deve esserci un momento nella vita di un festival (un po’ come in quella di tutti noi) in cui nella stanza dei bottoni ci si chiede se “diventare grandi” scendendo a qualche compromesso per piacere a più persone possibili o se diventare grandi restando “piccoli” e magari addirittura coerenti con gli spesso utopici obiettivi iniziali. In Italia abbiamo un buon numero di festival con un progetto, un’idea, un concept sviluppato con più o meno coerenza a seconda delle edizioni, ma certamente il caso del Lars Rock è tra quelli esemplari nel dimostrare come si possa crescere senza sacrificare la qualità e la vocazione artistica con cui si è nati o la volontà di essere un’esperienza vivibile per tutti, che valorizzi il territorio in maniera costruttiva e non come una grande sagra di paese uguale (o peggiore) di anno in anno. Nel caso di un festival come questo di Chiusi, nel cuore della Val di Chiana, si potrebbe vincere facile puntando tutto sul cibo locale, sulle numerose bellezze storico/artistico/naturali della zona e sulla collocazione strategica nel mezzo di una delle aree più incantevoli del centro Italia. Tutti questi elementi chiave per far scattare la voglia di una vacanza a base di pici, vino e bagni al lago al Lars Rock ci sono, ma non sarebbero abbastanza senza un cartellone musicale di spessore, diciamo pure “credibile”, in un panorama come quello piuttosto affollato dei festival a luglio in Italia. L’edizione è la settima e, ancora una volta (dopo le line up notevoli degli ultimi anni con Wire, Suuns, Public Service Broadcasting, In Zaire, Unknown Mortal Orchestra), il Lars alza la posta. Tre giorni – dal venerdì alla domenica – e una line up che conferma una certa attenzione al panorama alternativo internazionale contemporaneo, nonchè l’impegno a non assecondare a tutti i costi i trend musicali del momento: con l’elettronica contaminata e dai forti contenuti politici del mitico Pop Group di Mark Stewart, ospite con un “noise set” speciale, il post punk inquieto da Detroit dei Protomartyr, gli anthem e i sing along indie rock dei canadesi Japandroids, un culto dell’ethio jazz come Hailu Mergia, il noise abrasivo degli His Electro Blue Voice , la psichedelia pop elettronica degli Indianizer e la wave oscura dei sardi Confrontational, a cui si aggiungono Delta Sleep, Becoming X, An Early Bird, James Ritchie e Boda. E poi con una programmazione di “effetti collaterali” pomeridiani, per adulti e bambini: Open Book, festival nel festival che ospiterà alcune case editrici indipendenti italiane, una fiera del vinile, il consueto spazio dedicato ai fumetti con all’interno il contest di This Is Not A Lovesong dedicato al brit pop, i corsi di yoga, l’area live painting e quella per bambini. A questo punto possiamo anche dirvi che questo festival è gratuito, che il centro storico di chiusi è pieno di gemme etrusche da scoprire, che al lago si mangia dell’ottimo pesce, che Cortona e Bagni Vignone sono a un tiro di schioppo e che non tutte le province sono noiose, nazionalpopolari e paranoiche come vogliono farvi credere.

Scritto da Chiara Colli