Ecco. Simone Farresin e Andrea Trimarchi di Formafantasma, i campioni assoluti tra i giovani del design italiano che però vivono ad Amsterdam e insegnano a Eindhoven, e quindi giustamente rifiutano etichette nazionalistiche, sono approdati con una personale a Peep-hole, il più istituzionale degli spazi indipendenti di Milano, il tempio della ricerca artistica. La mostra, Anno Tropico, è appunto il frutto di una ricerca sulla luce, considerata non dal punto di vista speculativo, ma come materia plasmabile e plasmante: tanto plasmante da condizionare gli orari di apertura della mostra in funzione delle variazioni luminose del giorno.
I Formafantasma, si sa, lavorano così: prendono un materiale e lo scompongono fino a spremerne ogni significato e ogni proprietà possibile, e poi lo ricompongono in forme che saranno pure fantasma, ma risultano esteticamente connotatissime, pulite, riconoscibili, iconiche. Lo hanno fatto con i materiali di naturali e di scarto (Autarchy), con la lava vulcanica (De Natura Fossilium), poi, sempre più funambolici, con l’aria alla mostra che hanno coordinato per Fabrica e Daikin durante il Salone 2015 (FU HA).
I musei di design di tutto il mondo e le gallerie d’arte se li contendono da tempo, e un’intera generazione si sta formando sulla scia del loro successo.