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ven 23.09 2016 – dom 22.01 2017

Ai Weiwei

Dove

Palazzo Strozzi
Piazza Strozzi 50123, Firenze

Quando

venerdì 23 settembre 2016 – domenica 22 gennaio 2017

Quanto

€ 12

“Oooh Firenze”, città ricca di capolavori, con i marmi colorati delle sue chiese e le architetture rinascimentali, che ha mantenuto inalterato il proprio fascino e lo splendore del passato…sì, “inalterato” è proprio la parola giusta, perché mentre chi visita la città per la prima volta non può che lasciarsi andare a questa esclamazione, per chi invece la vive nel quotidiano spezzare la routine è come “cercare un cece in domo”. È con questi presupposti che si apprezza maggiormente “Libero”, la coraggiosa retrospettiva promossa da Palazzo Strozzi e dedicata ad Ai Weiwei, tra i più celebri e controversi artisti contemporanei.
Una mostra che affronta i temi cari alla superstar cinese dell’arte: la migrazione, il dramma dei rifugiati, la violazione dei diritti umani nelle carceri cinesi (che l’artista ha sperimentato sulla propria pelle). Per la prima volta Palazzo Strozzi diventa uno spazio espositivo unitario che coinvolge la facciata e le sue preziosissime bifore, incorniciate dalla chiacchierata installazione site specific di 22 gommoni arancioni; il cortile, in cui campeggia un’inquietante ala metallica, il Piano Nobile e il livello underground, invasi da 60 opere.
Il dialogo tra antico e contemporaneo non si interrompe neanche nelle altre sale, dove le irriverenti carte da parati e le gigantesche installazioni si fondono perfettamente con le spazialità originarie. Seguiamo l’evoluzione della carriera trentennale dell’artista muovendoci dal periodo newyorkese degli anni 80, in cui omaggia i maestri Warhol e Duchamp, per arrivare alle sue opere più politiche e controverse, come l’enorme serpente fatto da 360 zaini, e i ritratti di grandi dissidenti politici in LEGO, compresi i quattro fiorentini Dante, Filippo Strozzi, Savonarola e Galileo. Ai Weiwei maneggia con straordinaria abilità materiali, tecniche, immagini e metafore della tradizione cinese, plasmandole nel suo personale linguaggio contemporaneo. E dove, se non in un luogo simbolo fiorentino come Palazzo Strozzi, si poteva esprimere al meglio il rapporto tra tradizione e modernità?
Il tutto offerto al prezzo accessibile di 12 €, cifra che esprime anche lo sforzo ammirevole di questa città, ancorata per troppo tempo alle vestigia del proprio passato, che cerca una nuova rinascita affacciandosi alle avanguardie artistiche contemporanee.

Scritto da Azzurra Galanti