Se dovessi pensare a uno dei più grandi miracoli a cui assistiamo su questa Terra non c’è ombra di dubbio che sceglierei la fermentazione. Non parliamo di pivellerie come la moltiplicazione dei pani e dei pesci, o la separazione delle acque, ma parliamo di trasformare zucchero in alcol. E come il mosto diventa vino, il malto diventa birra. “Fermentazioni” rende omaggio proprio a quest’ultimo fenomeno, reso ancor più divino dalle mani terrestri di 30 birrifici artigianali della penisola, che saranno qui, tra musica e presidi gastronomici Slow Food. Cosa voglia dire, poi, questo “artigianale”… Nonostante non ci sia una definizione che metta tutti d’accordo o, alla tedesca, un “editto sulla purezza” che obbliga il birraio ad utilizzare solo determinate tecniche e prodotti, si può sicuramente chiarire il punto. E nessuno meglio dei mastri brassicoli giunti alle Officine Farneto vi potrà dare un’idea più chiara sul mondo dei microbirrifici: parlando, domandando, ma, soprattutto, bevendo.
Scritto da Martina Di Iorio
