C’era un’intervista di qualche anno fa ad Onga in cui il boss supremo (anche perché unico) dell’etichetta veneta Boring Machines raccontava di alcune delle richieste più bizzarre giunte alla sua mailbox. Non si trattava dei demo della solita cover band degli Oasis, ma di richieste ben più professionali: a quanto pare, infatti, le “boring machines” sono macchinari industriali ad alta tecnologia, utilizzate per scavare buchi. Con la denominazione della sua etichetta, invece, continuo a credere che Onga intendesse delle “macchine noiose”, come tali potrebbero risultare queste musiche a orecchie distratte: eppure di buchi ha finito per scavarne eccome, grazie alle bestemmie e all’instancabile sbattimento del suo manovratore. Tunnel in grado di mettere in comunicazione i disagiati di tutta Italia, e da lì all’Europa intera, cunicoli per fuggire dalle chiacchiere petulanti di una collega che passa i pomeriggi al telefono e infilarsi in quell’oscurità che se la guardi bene ti offre persino l’arcobaleno. Oggi queste macchine celebrano dieci anni, e per due giorni vengono a bucherellare una città che è già un colabrodo. L’elenco dei convocati è lungo, inevitabilmente. Si comincia sabato 19 al Santeria Social Club con un quintetto multiforme: Simon Balestrazzi guiderà le sue macchine noiose, l’Hermetic Brotherhood of Lux-Or ci metterà l’energia elettrica, Satan is my Brother guiderà negli inferi, Everest Magma ribollirà nel fuoco eterno e Mai Mai Mai lo spegnerà a secchiate; il tutto sotto il vigile sguardo dei video di Sara Bonaventura. Domenica, a Volume, Adriano Zanni riproporrà live dopo anni le sue immagini sonore e BeMyDelay in formazione a quartetto allstar di tre chitarre (Marcella, Maurizio Abate e J.H.Guraj) e batteria (Vittoria Burattini) chiuderà il tutto in un turbine psichedelico. Troveranno tutti il giusto sottosuolo di disagio in cui immergersi. E festeggiare.
Filip J Cauz
Per arrivare preparati all’edizione di Ongapalooza al cospetto della Madonnina, abbiamo chiesto al capo supremo di Boring Machines di preparare per Zero una guida ragionata alla line up. Buon ascolto!
SABATO 19 NOVEMBRE c/o SANTERIA SOCIAL CLUB
EVEREST MAGMA
Rella faceva il taglialegna, poi a forza di frequentare certi zii non si sa cosa gli è preso ha cominciato a smanopolare con delle macchinette e tastiere, al solito mezze rotte e certamente non quelle che vedi nei blog del gear porn. Ne è uscita una cosa francamente pazzesca, che fa tum tum tum ma anche grrrrrrriiissccchhhh e un botto di altre cose. È facile perdersi nelle ripetizioni ipnotiche dei pezzi di Everest Magma, che spesso seguono una delle regole prime della psichedelia a tutti le latitudini: quando hai trovato un giro buono lascialo andare per un bel po’ e vedi cosa succede.
SIMON BALESTRAZZI
Dai, questa la tiro fuori sempre quando devo parlare del mitico Simon Balestrazzi: quando lui faceva uscire i suoi primi lavori io andavo ancora alle elementari. Infatti si sta preparando a pubblicare delle Lost Tapes che datano 1979-1982. Dall’industrial al post-punk, alla ricerca elettronica di varia matrice, Simon Balestrazzi dovrebbe come minimo avere una statua da qualche parte per quello che dà alla musica elettronica da più di 30 anni.
HERMETIC BROTHERHOOD OF LUX-OR
Tra amici del giro Italian Occult Psychedelia, non perdiamo mai occasione di praticare l’autoironia, lo sfottò vicendevole e dissacrante, perché generalmente non siamo gente che vuol dare l’impressione di prendersi troppo sul serio, anche se le cose le facciamo in maniera dannatamente seria. Qui però siamo di fronte a un elemento sul quale scherzare non si può, qui c’è una potentissima storia ancestrale legata a doppio filo coi cieli e la terra che mette quasi paura. Siore e Siori, gli Hermetic Brotherhood of Lux-Or, il ponte ideale tra la tradizione sarda pre-cristiana e gli inferi moderni, presenteranno il loro nuovo disco in occasione dell’Ongapalooza.
SATAN IS MY BROTHER
Satan is my Brother invece che il 666 ama il 444, che è il numero di anni che sono intercorsi tra i tre dischi che gli ho pubblicato. Non per questo la proposta è meno malevola, tra sinistri grumi di rumore sullo sfondo e l’incrocio dei fiati così sfasato da provocare senzazione di spaesamento. Il buio come costante punto di riferimento, la fuga da qualcosa di ostile, il caldo riparo della notte, le pesanti movenze di un corpo che si muove nell’oscurità, dietro alle nebbie.
MAI MAI MAI
Mai Mai Mai ha completato la Trilogia del Mediterraneo, il suo lavoro legato ai ricordi di infanzia e giovinezza portato all’interno di un pesante set di elettronica rumorosa. L’uomo mascherato che viene dall’Egeo ha continuato a viaggiare e ad assorbire immagini ed atmosfere, che sono diventate parte di Phi, il terzo disco della trilogia appena pubblicato.
Video: SARA BONAVENTURA
Mostra Fotografica: RED DESERT CHRONICLES (Postcards from Ravenna)
Dj set: INTERVALLO RECORDS
DOMENICA 20 NOVEMBRE c/o Volume – dischi e libri
ADRIANO ZANNI
Fermate le rotative! Abbiamo l’esclusiva! È un enorme piacere rivedere dal vivo dopo anni di esilio volontario una delle figure che più sono riuscite ad avvicinare suono elettronico ed immagini intrise di romanticismo decadente e struggente. Adriano Zanni (aka Punck) sarà presente all’Ongapalooza sia con una mostra fotografica che con il primo live dopo un’assenza davvero troppo lunga.
https://vimeo.com/158717080
BEMYDELAY QUARTET
BeMyDelay ha tirato su una specie di supergruppo, per portare dal vivo i nuovi pezzi su cui sta lavorando. Ne esce un folk elettrico dall’andamento rilassato ma pieno di intrecci che si stacca dai canoni conosciuti ed esplora ogni volta diversi spazi in cui muoversi. Per Ongapalooza si presenta in formato big band con tre chitarre (BeMyDelay, Maurizio Abate, J.H.Guraj) e batteria (Vittoria Burattini). Solo il meglio per le nostre celebrazioni.
Scritto da Chiara Colli