Diciamo ambient. È la base dalla quale parte questo trio (basso/elettronica/batteria, rispettivamente) per perseguire una ricerca partita da un tour dello scorso anno e culminata nella pubblicazione di Litio, per Boring Machines. Quattro tracce che potrebbero essere una versione adattata ai nostri tempi di qualche inquietantissima colonna sonora di film horror anni 70, del quale potete divertirvi a immaginare le scene. Facendo questo giochino, non si arriva mai al clou: non c’è musica adatta alla mano guantata di un assassino invisibile che pugnala l’ignara adolescente, solo al crescendo di tensione. E dire che Paolo Mongardi in qualità di batterista degli ZEUS! è vicino stilisticamente all’esplosione di violenza, ma qui si trattiene, con grande gusto bisogna dire. E finalmente si vedono dei musicisti italiani che rinnovano le atmosfere che ci hanno resi musicalmente famosi nel mondo (da noi meno però). La presentazione milanese di questo lavoro è quindi, a parere di chi scrive, gustosa. Gli zombi entrano dalla porta a vetri che dà sul grande giardino, si avvicinano con passi pesanti alla camera da letto e..
Scritto da Andrea Cazzani