Chiara Dynys è una di quelle artiste che, dagli anni Novanta, ha lasciato tracce importanti nel suo percorso attraverso un lavoro assiduo, vario e spesso indirizzato verso tematiche differenti, da quelle sociopolitiche o di ricerca – come il lavoro sugli archivi presentato alla Fondazione Pomodoro nella mostra Scultura Italiana XXI secolo nel 2009 – ad azioni più estetiche come le installazioni di light boxes colorate, o le immagini presenti nella collezione Panza di Biumo a Varese, tutte produzioni legate alla ricerca di qualcosa oltre, di metafisico.
Alla galleria M77 Dynys presenta una mostra personale con un nuovo corpo di lavoro, realizzato appositamente per quest’ampio spazio: l’artista ha lavorato senza posa per aderire e dialogare con i due piani della galleria sviluppando una tematica precisa dedicata a un viaggio in Lapponia dello scorso anno. Look afar è un racconto di un’esperienza speciale vissuta in Svezia: quella dell’aurora boreale che l’artista ha osservato per un lungo periodo, appostata a “spiare” minuziosamente i cambiamenti che questo fenomeno apporta al paesaggio e, soprattutto, alla luce del Nord – fonte di ispirazione e punto di partenza per “guardare lontano” – come suggerisce il titolo.
E Chiara Dynys ci riesce, a guardare lontano: dopo un elegante dialogo con opere di Piero della Francesca al Museo Poldi Pezzoli nel 2013 o il lavoro sui Poisoned flowers (sempre presso M/77 /a St. Moritz) lo scorso anno, qui l’artista ripercorre un viaggio attraverso un cospicuo numero di immagini sviluppate attraverso medium diversi. Per la mostra Chiara Dynys ha infatti realizzato opere pittoriche; dettagli enfatizzati attraverso l’utilizzo di lenti, quasi a indicare una sorta di sfera magica; fotografie e un video in time-lapse con le varie evoluzioni del fenomeno climatico studiato. Un linguaggio di tanti elementi che raccontano un viaggio.
Scritto da Rossella Farinotti