Stasera spazio all’improvvisazione radicale di Valerio Tricoli. Un concerto il suo, eseguito con strumenti elettronici in gran parte analogici (registratori a bobine, sintetizzatore, altoparlanti, microfoni) e che privilegia il rapporto multiplo e biunivoco tra il performer, il dispositivo e lo spazio in cui ha luogo l’evento.
La sua ultima release Miseri Lares su PAN (etichetta di Bill Kouligas, già ospite dell’edizione 2016 di Hand Signed), viene descritta come “un album che è una storia piena di elementi provocativi che insieme convergono alla creazione di una allegoria di inquietante bellezza” (Mischa Mathys, the Formant).
Heith (Daniele Guerrini) e Giulio Nocera conducono ricerche molto diverse, il primo dedicandosi alla decostruzione delle forme della musica club, l’altro inserendosi nella ricerca della nuova musica concreta. Attivi nella programmazione e produzione musicale (Haunter Records, Macao, La Digestion), ora si incontrano con il desiderio di incastrare le loro storie e i loro suoni. La musica che ne risulta è il frutto di una ricerca che sta in continuo equilibrio fra caos e forma, scrittura e improvvisazione.
Scritto da Alberto Asquini