Ad could not be loaded.

mer 25.01 2017 – dom 26.02 2017

Esercizi di stile

Dove

MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
Via Don Minzoni 14, 40012 Bologna

Quando

mercoledì 25 gennaio 2017 – domenica 26 febbraio 2017

“Esercizi di stile” è un progetto nato dalla collaborazione tra Accademia di Belle Arti e MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – che offre ad alcuni studenti selezionati l’opportunità di cimentarsi con gli spazi del museo. Le opere della Collezione permanente sono diventate così oggetti di studio e di interpretazione da parte degli studenti stessi.
Curata da Francesca Manni – studentessa di Didattica dell’Arte e mediazione culturale del patrimonio artistico – la prima mostra di questo progetto ospita tre opere di altre altrettanti giovani artisti dei corsi di Arti Visive.
A volte l’incontro con l’opera di riferimento è quasi immediato come ne “Svolgimento del teorema di Pitagora” di Flavio Pacino con la tela di Pinot Gallizio. Le figure geometriche bidimensionali presenti nel dipinto degli anni Sessanta si materializzano nella terza dimensione e il titolo diventa trait d’union tra le suggestioni e le strutture di linee spezzate. Altre volte il dialogo nasce da una suggestione, un aggancio, come per “Giraffa camelopardalis (incontro arbitrario con G. Zorio) di Francesca Bertazzoni. Gli equilibri dell’installazione di Zorio, a sua volta omaggio allo sculture rumeno Costantin Brancusi, hanno portato la giovane artista a riflette sulle tensioni/legami che si creano tra opera, pubblico e lo spazio in cui è installata. L’incontro con Zorio per Bertazzoni dimostra come l’arte sia facilmente accessibile, come entri a far parte della quotidianità. Per questo l’artista decide di far coincidere il suo sguardo con quello del cucciolo di giraffa in gesso, metafora della curiosità infantile e dell’interesse dell’uomo per l’arte.
Capita invece a volte che sia la vita ad entrare nelle opere, come in “Senza titolo” di Giulia Poppi, una gigantesca fotografia di pelli di animali scuoiati su tessuto plastico pubblicitario la cui matericità dialoga con le combustioni di Alberto Burri.

Scritto da Guendalina Piselli