Per i cinefili, ma non solo, è il momento della grande abbuffata. Dalle prime ore del giorno, in quattro sale, a ritmi da far sembrare Stakanov un pelandrone, una scorpacciata di celluloide restaurata da togliersi la voglia per la vita. Immancabili le proiezioni serali in piazza Maggiore, roba che avrebbe spinto Carducci a riscrivere “Nella piazza di San Petronio” all’infinito, perché non esistono parole che rendano l’idea della magia che si ripete inalterata, prodigio in grado di convincere anche un cieco di trovarsi nel posto più bello al mondo.
Scritto da Matteo Cortesi