Partendo da Lévi-Strauss, e passando per l’architettura, archeologia, mitologia, psicologia, antropologia, Anne e Patrick Poirier hanno condotto la propria ricerca artistica creando plastici, sculture e installazioni ambientali, fotografie e dipinti. Mondi irrealizzati e irrealizzabili, distopici resti archeologici veri o fittizi, creano dislivelli fra storicismi, alterazioni geografiche, studi antropologici. Come nel caso del tappeto Hatra che rappresenta attraverso una foto ripresa dai satelliti di Google Earth una città irachena prima dei recenti conflitti che l’hanno in parte distrutta. L’opera, nonostante la modernità dell’immagine satellitare, è tessuta in lana, seta e fibre di bambù con un’antica tecnica, suscitando un paradosso temporale, un vero e proprio anacronismo, fra antico e contemporaneo, fra storia e presente.
Scritto da Domitilla Argentieri Federzoni