Nel rap italiano è dura far convivere in una sola carriera attitudine senza compromessi e rime per il grande pubblico. O resti “puro” o scegli la vocazione maggioritaria, tradendo la base (manco il PD). L’unica terza via sinora battuta era quella di Neffa. In un tale scenario, Coez rappresenta una storia nuova. Dopo aver fatto passi importanti con il collettivo Brokenspeakers – tornato in vita qualche mese fa per un’unica data live – il rapper romano ha scelto un rap dai connotati pop, guidato prima dalla mano di Riccardo Sinigallia e pubblicato – scandalo!? – dalla Carosello per il precedente Niente che non va e poi da quella di Niccolò Contessa per l’ultimo Faccio un casino. Un disco e un tour da tutti sold out, ormai nel solco della “new wave” capitolina.
Scritto da Livio Ghilardi