Il 2017 verrà ricordato nella storia del tennis maschile soprattutto per 3 eventi principali: la prima edizione della Laver Cup, il rinnovato dualismo tra Federer e Nadal e la prima edizione delle Next Gen Finals. La Laver Cup (Usa vs Europe) si è svolta a Praga a settembre: ha vinto il team europeo capitanato da Björn Borg, grazie soprattutto alla presenza di due autentici fenomeni, Federer e Nadal, che per l’occasione hanno anche giocato un inedito doppio, vittorioso, insieme. Roger (36 anni) e Rafa (31), dopo aver fatto pensare che declino e ritiro fossero ormai inevitabili, nel 2017 sono tornati a giocare il loro tennis superlativo, spartendosi i 4 tornei del Grande Slam (Australian Open e Wimbledon per RF, Roland Garros e US Open per RN) e la prima posizione Atp. Questo ci porta direttamente alle Next Gen Finals, che è una competizione Atp dedicata agli under 21. Secondo il punteggio Atp raccolto nel 2017, i migliori 7 più una wild card si sfideranno in un torneo di 5 giorni (2 gironi + semi + finale) che sarà l’occasione per sperimentare alcune nuove regole (il tennis è infatti uno sport anglosassone, tipicamente tradizionalista): set ai 4 games, tie break sul 3-3, killer point sul 40 pari e, più in generale, riduzione di tutti i tempi “morti”. Personalmente, per quanto curioso, credo che queste novità siano una “Potëmkin” e spero restino un test circoscritto a un torneo che, per quanto ricco di fascino, ha come protagonisti degli atleti che vengono regolarmente battuti dai 2 fenomeni di cui sopra. Però, quanto meno, le NGF riportano il tennis a Milano, in attesa che la città possa riorganizzare un Master 1000 (o, almeno, un Atp 500).

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