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mer 15.11 2017 – dom 20.05 2018

Home Beirut. Sounding the Neighbors

Quando

mercoledì 15 novembre 2017 – domenica 20 maggio 2018

Quanto

€ 12/8

Da Beirut a Damasco sono circa 100 km, in macchina ci vuole veramente poco. In teoria, perché in pratica le strade sono quelle che sono e, soprattutto, la Siria, Stato di cui Damasco è capitale, è una zona di guerra. Cinque anni prima il conflitto aveva invece attraversato Beirut e il Libano. Storie “vecchie”, Hezbollah ed esercito israeliano, mentre in Siria lo scenario è stato – ed è tutt’ora – un 2.0 della politica internazionale: la Russia di Putin, gli Usa di Obama e Trump, i curdi e l’Isis. Insomma, se c’è una zona dove la mutazione è costante è proprio quella porzione del Medi Oriente dove si accavallano tradizione e tecnologia, spinte laiche e radicalizzazioni religiose, dove i confini geografici e politici cambiano dall’oggi al domani e dove il volto della Terra, così come il patrimonio archeologico, possono mutare per mano di un ordigno bellico. Come tutto questo si trasformi in arte, e a sua volta dall’arte venga raccontato, è il tema centrale della Trilogia Mediterranea che il Maxxi sta dedicando al rapporto tra Medio Oriente ed Europa – e l’Occidente in generale. 30 circa gli artisti in mostra, tante le discipline toccate, quattro le sezioni principali: Home For Memory (ricordo del conflitto e il tentativo di ricostruire una società civile); Home For Remapping (i cambiamenti subiti dal territorio di Beirut a causa di guerre, disastri naturali, boom edilizio); Home For Everyone? (il cosmopolitismo “forzato” di Beirut e del Libano, causato dai conflitti negli Stati confinanti); Home for Joy (la vivacità culturale innescata dall’insieme di queste dinamiche). Un’opera su tutte capace di riassumere i contenuti e i temi dell’esposizione: Collapsing Clouds of Gas and Dust di Vartan Avakian, una serie di cristalli creati artificialmente da polveri recuperate in un edificio utilizzato dai cecchini durante la guerra.

Scritto da Nicola Gerundino