Come molti di voi, ieri sera non abbiamo visto “Mixologist – La sfida dei cocktail” su DMAX. Infatti eravamo in giro a bere (per lavoro, eh!). Però oggi pomeriggio abbiamo rivisto la puntata e possiamo dire che questa nuova trasmissione (dovremmo dire “reality”) ha il suo perché.
Detto che non siamo affatto esperti di televisione – ma in fondo per molti non lo siamo neanche di bar e cocktail, quindi dove sta il problema? – ecco i 10 motivi per cui vale la pena di guardarlo, anche ora se volete, a questo link.
- Nessuno ha fatto “live twitting” molesto
- Rispetto alle televisioni sulla cucina (leggasi Masterchef soprattutto), i giudici e i concorrenti si prendono meno sul serio
- Rispetto alle televisioni sulla cucina (leggasi Masterchef soprattutto), dura molto di meno
- Non ci sono finte ansie o crisi di pianto da parte dei concorrenti
- Non è facile parlare di superalcolici in generale, figuriamoci in televisione: eppure il messaggio che passa non è troppo ruffiano nonostante qualche superfluo “bevi responsabilmente”. Quando c’è un bravo barman, si beve sempre responsabilmente (ahahahahahah!)
- L’accento francese di Flavio Angiolillo del Mag
- L’accento romano di Leonardo Leuci del Jerry Thomas Speakeasy
- Oggi mia madre non ne parla
- Oggi Zero ne parla
- Edoardo Nono del Rita vestito come Renzie’s