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Due parole sulle tute alle Olimpiadi

Le scelte di Giorgio Armani per gli azzurri a Rio 2016

Scritto da Nicolò Zuliani il 4 novembre 2016
Aggiornato il 19 dicembre 2016

Quando le tute disegnate da Giorgio Armani sono apparse al mondo durante le Olimpiadi di Rio 2016, c’è stato un po’ di rumore.

Alcuni giornalisti si sono domandati «quanto ci costa quella pubblicità», riferendosi al “7” sulla tuta, apparente riferimento alla nuova linea EA7. Ora che il tempo è passato e gli animi sono freddi, parliamoci chiaro: Armani non ha bisogno di pubblicità più di quanto ne abbiano bisogno Ferrari o Nutella. Pensare che il 7 fosse un modo per mettersi in mostra è un discorso, nel migliore dei casi, ingenuo. Nel peggiore insensato.

Quando uno dei più grandi stilisti del mondo fa qualcosa, forse, invece di giudicarla con un’occhiata fugace, sarebbe il caso di provare a capirla.
Proviamoci.

Stati Uniti

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Australia

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Spagna

Spagna

Svezia

RIO DE JANEIRO, BRAZIL - AUGUST 05: Members of Sweden participate during the Opening Ceremony of the Rio 2016 Olympic Games at Maracana Stadium on August 5, 2016 in Rio de Janeiro, Brazil. (Photo by Jamie Squire/Getty Images)
Foto di Jamie Squire/Getty Images

In tutto questo vortice di colori, perché Armani ha scelto colori così scuri?

Perché è furbo.

A livello psicologico il blu è il colore migliore di tutti. C’è un motivo se ai meeting di politica o alle riunioni di lavoro le cravatte sono sempre blu. Comunica onestà, affidabilità e responsabilità. Quello di Armani poi è un blu notte molto particolare, quasi nero, che gli permette di sfruttare i pregi di entrambi i colori. Si aggiungono quindi la serietà e la sobrietà.

Poi, avete presente i cospirazionisti che guardano una foto di Marte e ci vedono un viso? Succede perché l’occhio umano ricerca la simmetria. Semplificando molto, valutiamo la bellezza di un viso, di una casa o di un oggetto dalle sue simmetrie. Trasmettono un’idea di coerenza e rilassano. Facendo un esempio scemo ma utile:

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Questa foto a molti crea un fastidio fisico per lo stesso principio.

Un uomo in completo è più elegante di uno in spezzato perché l’occhio non subisce “scossoni” quando scende; vede un tutt’uno e lo trova più gradevole. La tuta di Armani non ha colori sgargianti per dare una coerenza sobria, e non usa blazer o pantaloni bianchi per dare un’aria semplice e modesta. In una parola: elegante e sportivo.

Ma una tuta blu notte sarebbe stata anonima. Il problema della simmetria è che stufa presto. Per ovviare a questo problema l’uomo ha inventato una specie di asimmetria controllata. Un insieme di forme geometriche incoerenti ma con pesi visivi diversi, che nel complesso si bilanciano senza stufare. Vi è mai capitato di andare in un negozio d’arredamento, comprare un oggetto che lì sembrava perfetto, metterlo in casa e domandarsi perché stona? È perché ogni scaffale o vetrina è stata progettata con criteri estetici ben precisi, dove basta spostare un oggetto e tutto crolla.

 

Simmetria

 

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Asimmetria

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Ed è qui che entra in ballo il 7. Tantissime divise importanti hanno una fascia diagonale. Ce l’hanno le vincitrici dei concorsi di bellezza. Ce l’hanno i sindaci. Gli ufficiali in alta uniforme.

 

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La linea diagonale crea movimento visivo, quindi interesse. In mezzo alle persone vestite normalmente, una fascia diagonale dona dignità e autorevolezza. Inoltre, siccome “guida” l’occhio, snellisce. Non è più una massa unica e coerente, sono due separate MA coerenti.

esempio

Solo che a noi non interessa un atleta sia snello: vogliamo trasmetta forza e dignità. Quindi aggiungiamo la barra orizzontale all’altezza del petto, che “costringe” l’occhio ad andare da sinistra a destra e poi a scendere in diagonale, evidenziando la larghezza delle spalle e stringendo la vita.

Aggiungendo la barra orizzontale alla fascia diagonale hai un 7, sì, ma anche un risultato eccezionale: non vedi il fisico degli atleti. Non ci sono colori o fantasie che trasmettono gioco, allegria, spensieratezza. Non ti danno l’idea di essere dei figli di papà in vacanza o dei privilegiati. Guardi la nostra nazionale e sai immediatamente che sono persone importanti. Nonostante il viso giovane e i sorrisi, sono uomini e donne consapevoli del loro ruolo e delle loro responsabilità. Sobri, eleganti, semplici.

Tutto questo Armani l’ha ottenuto con una tuta e due colori.
Perché è un genio.

Foto LaPresse/Alessandro Ghirelli

Ma certo, secondo Internet ha solo preso una tuta e c’ha disegnato sopra un 7 per farsi pubblicità.
E Picasso ha solo fatto linee a caso su una tela, dopotutto.