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Arte Fiera 2018 e SetUp Contemporary Art Fair: le novità

Alcune anticipazioni sulle due fiere bolognesi dell'arte

Scritto da La Redazione il 4 luglio 2017

Dopo il successo della scorsa edizione, Arte Fiera 2018 conferma la direzione artistica di Angela Vettese e annuncia un paio di sorprese. Prima di tutto il periodo: la fiera non si svolgerà più nei giorni della merla, bensì dal 2 al 5 febbraio. Ma la grande novità è la sezione dedicata alle Performance – era ora -, che proporrà artisti che utilizzano come mezzi espressivi soprattutto il tempo, lo spazio e il corpo.
Poi una serie di piccole personali riservate ad artisti di ogni generazione in un percorso denominato “Modernity” che racconta l’approccio alla modernità, una sezione dedicata all’idea di “prototipo” – sia nella produzione artistica che in quella industriale o di alto artigianato – e un approccio più rivolto al “locale”.
Riguardo a quest’ultimo punto, si legge nel comunicato: “Questa parola (locale, ndr) va intesa in senso positivo, come attitudine peculiare di una cultura che non può andare persa nel magma di uno stile internazionale. Ciò non significa che la rassegna non cerchi di dare spazio anche a realtà straniere, soprattutto nei suoi momenti di riflessione storica e teorica. Al contrario, capire se e come si possa parlare di una vocazione artistica italiana significa anche mettersi in confronto con ciò che viene da fuori, con sguardi differenti, con chi ci aiuta a comprendere quali passaggi rilevanti, nella storia, l’Italia abbia saputo dare al mondo e ancora possa avere in serbo“.

Palazzo Pallavicini
Palazzo Pallavicini

Novità anche per l’altra fiera – che si svolge negli stessi giorni di Arte Fiera 2018 -, SetUp Contemporary Art Fair 2018. Il progetto dedicato agli espositori indipendenti guidato da Simona Gavioli e Alice Zannoni cambia sede e dopo cinque anni trascorsi nell’Autostazione – a loro si deve la riscoperta di quello spazio – approda dal 2 al 4 febbraio 2018 nel rinnovato Palazzo Pallavicini, presentato proprio nei giorni scorsi. Uno spazio capace di accogliere al massimo 30/35 gallerie. Il tutto, sulla base del format che coinvolge le tre figure chiave del sistema dell’arte contemporanea − artista, curatore-critico, gallerista − facendole interagire e che invita gli espositori a presentare un progetto curatoriale con almeno un artista under 35.
Tema della nuova edizione, l’Attesa.