L’estate bolognese cambia e la pecora scompare. Be’ diventa Best – La Cultura si fa spazio, un nuovo cartellone di eventi costruito dal nuovo assessorato alla Cultura, guidato da Bruna Gambarelli, su tre importanti zone: via Zamboni, la Montagnola e la Bolognina. Un programma che dal 15 giugno al 15 settembre 2017 punta, quindi, alla rigenerazione degli spazi critici della città, incorporando progetti site-specific e manifestazioni consolidate.
In continuità con la rassegna Zambè della scorsa estate e La Via Zamboni di quest’inverno, nella zona universitaria, tra Piazza Scaravilli (trasformata – si legge – in “un vero e proprio giardino”), Cortile dell’Ercole e Cortile del Pozzo, arriva ZamBest (qui il programma) , un insieme di iniziative curate con l’Università che vertono sulla cultura che nacque negli anni Settanta a partire dall’Ateneo bolognese: Enrico Palandri, Gianni Celati, l’esperienza della performance, il teatro e la poesia di Giuliano Scabia, la musica, la canzone ecc.
La programmazione dell’area si completa con gli appuntamenti del Teatro Comunale (e il suo bar-degustazione sulla terrazza), gli eventi del Botanique e il Salotto del Jazz (13 giugno – 27 luglio) su via Mascarella.
Alla Montgnaola resta il jazz, con i dieci appuntamenti della rassegna guidata da Piero Odorici dal 14 luglio al 7 agosto; al Baraccano il teatro musicale; al Cavaticcio il Biografilm Festival (poi dal 24 agosto al 3 settembre alcuni eventi in collaborazione con MAMbo e Cineteca); al Parco dei Pini la rassegna di Teatri di Vita, Cuore di… che quest’anno guarda all’Argentina; a Villa Angeletti le arti circensi con il tendone del Magdaclan dal 17 giugno al 9 luglio.
Si rinnova, invece, il distretto compreso tra Villa Spada e Villa delle Rose con una serie di proposte negli spazi verdi dedicate a danza e letteratura e curate da Danza Urbana: 5 brevi assoli di altrettante coreografe della scena contemporanea italiana.
Tredici, inoltre, progetti site specific che dal 15 giugno al 10 settembre percorrono alcuni “luoghi inusuali” della città curati da Archivio Zeta, Instabili Vaganti, AlbertStanley, coro Arcanto, Stefano Randisi, Opificio d’arte scenica, Home Movies, Fonoprint, Orchestra Senzaspine, Mercato ritrovato, Simona Bertozzi e Malandrino&Veronica. Tra i più interessanti (almeno sulla carta):
– Temporanee, a cura di AlbertStanley, l’associazione che organizza festival di arti performative perAspera, tra l’Ippodromo Arcoveggio, le Officine Minganti, il Museo del Patrimonio Industriale e il DLF Dopolavoro Ferroviario con alcune operazioni contemporanee e temporanee di performing art (Masque) e danza (Fabrizio Favale Le Supplici), l’installazione performativa basata sulla realtà virtuale di CiRCA69 e l’arte pubblica di Rita Correddu;
– La musica che gira intorno, a cura di Fonoprint, concerti e dj set nei luoghi frequentati dagli storici cantautori bolognesi come Lucio Dalla o Vasco Rossi (Da Vito, Liceo Laura Bassi, ecc.);
– L’Aria del Parco, a cura dell’Orchestra Senzaspine (Mercato Sonato), per riscoprire Puccini, Verdi, Donizetti e Rossini in quattro giardini della città (Giardino Benjamin Moloise, Giardino Gino Cervi, Parco San Donnino e Arena Pasolini);
– Lostscapes, visioni inusuali di Bologna, dagli archivi di Home Movies, un racconto filmico dipanato in sette puntate in altrettanti luoghi della città tra Bolognina, Cirenaica, San Donato, Beverara, Pilastro, per evocare l’atmosfera di una città in continua trasformazione, a livello sociale, economico e urbanistico;
– Lotus, della Compagnia Simona Bertozzi, con il gruppo di danza Bharatanatyam formato da bambine e bambini dell’Associazione dei Tamil in Italia – Sezione Piemonte;
– Iliade, il poema della forza, una maratona dall’alba al tramonto a cura di Archivio Zeta, alla scoperta di alcuni non-luoghi della città (Bologna war cemetery, sotterranei del policlinico Sant’Orsola, porta di pietra e canneto sul fiume Reno) scanditi da quattro episodi dell’Iliade di Omero.
Poi i grandi classici come il Cinema Ritrovato e le proiezioni in pizza della Cineteca fino a ferragosto, il progetto speciale dedicato a Christian Boltanski (qui tutti i dettagli), il teatro nel Parco della Zucca di fronte al Museo di Ustica, il festival pianistico Pianofortissimo nel cortile dell’Archiginnasio (20 giugno – 6 luglio), i Giardini al Cubo nella piazza sopraelevata di Unipol in via Stalingrado e una “ricca programmazione quotidiana” a Villa Ghigi, tutte cose di cui ancora si sa poco e nulla.
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