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Boyhood

Richard Linklater filma un film biografico. Nel senso di durato una vita

Scritto da Andrea Pagano il 27 luglio 2015
Aggiornato il 28 luglio 2015

Se c’è una lancia da spezzare a favore del piano strategico 2014 di Apple Inc. questa è sicuramente il product placement “generazionale” in “Boyhood”. Tralasciando che le riprese del film sono iniziate 12 anni fa – e quindi l’investimento attribuibile a ben altra amministrazione – l’associazione ad un progetto cinematografico così ambizioso (e sostanzialmente inattaccabile) non può che essere lodevole. L’iperrealismo di Linklater, l’aurea mediocritas di cui sicuramente leggerete sulle specializzate, e l’empatia condensata in meno di 3 ore di film sull’adolescenza (reale e cinematografica) di un bambino e dei suoi pedagogicamente eroici genitori (fra i quali un convincentissimo Ethan Hawke) non sono altro che alcuni dei momenti di una sceneggiatura aleatoria e rischiosissima, e di un più che certo candidato a film dell’anno.