Ad could not be loaded.

Inside Out

La nuova strepitosa meraviglia targata Pixar

Scritto da Francesca Fazioli il 1 settembre 2015
Aggiornato il 2 settembre 2015

«Per favore, lasciami questo ricordo» implorerei così il mio equipaggio, non vorrei dimenticare una singola sequenza di Inside Out. Per il regista Pete Docter il cervello è un sogno in technicolor, un regno di Oz, dove i mostri al massimo appaiono nel subconscio e se lo fanno sono inquietanti pagliacci suggeriti da Stephen King. Sono cinque le emozioni che regolano la mente di Riley: Gioia è arrivata per prima al quartier generale, ma nel corso del tempo ha dovuto fare spazio a una serie di compagni meno desiderabili. Ognuno ha una forma e un colore che classifica il proprio temperamento, Rabbia è rosso fuoco, tozzo e ha il ghigno stampato sulla faccia, Disgusto è verde e narcisista, Paura è assillato e assillante, Tristezza è blu e un po’ hipster con i suoi occhialoni, indeciso sul da farsi. Ciascuno lavora alacremente per avere il controllo sulla vita di Riley, ma fino ad ora il benevolo tiranno è stato Gioia. Le esperienze sono consegnate alla sala controllo come fossero palle da bowling su binari scorrevoli, alcune sono memorizzate, altre cadano in un pozzo senza fine, dimenticate per sempre, indelebili, quelle spoglie bruciate che si risolvono in sbuffi di polvere, come in una scena preparata da Alain Resnais. Ma è la memoria centrale il fulcro della personalità ed è lì che Tristezza interviene con il suo tocco mefistofelico a cambiar lo stato d’animo di ogni sfera, prima allegra, ora malinconica ed è Gioia e il suo desiderio di mantenere i ricordi di Riley il più felice possibile a dover imparare che sarebbe altrettanto terribile e frustrante se Riley non si sentisse mai più triste. Inside Out è un caotico road trip nei labirinti della mente con alla guida due sgangherate emozioni pronte per il loro viaggio di formazione. Un Thelma & Louise cervellotico a cui si aggiunge Bing Bong, l’amico immaginario, l’elefante/delfino dolce come un marshmallow che piange caramelle. Indimenticabile.