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Luca Nove

La notte vista da Luca Nove di Futura e raccontata attraverso un identikit per il numero speciale Grande! Zero - La notte di Milano.

Scritto da Emanuele Zagor Treppiedi il 18 ottobre 2017

Foto di Davide Mazinga Hugo Manea

Data di nascita

5 maggio 1986 (37 anni)

Luogo di nascita

Milano

Attività

Promoter

Di giorno gestisce il personale e documentazioni dell’azienda di famiglia, di notte da diversi anni organizza eventi e fa il promoter: da Fohn che era un party itinerante, al recente Futura che si tiene al Dude.

A che ora inizia il giorno e a che ora finisce la notte? Qual è la magia che distingue la notte dal giorno?
Per me inizia alle 9 e finisce alle 18, come una persona normale che lavora e gestisce un ufficio. La mia notte inizia subito dopo aver finito ai miei doveri di normale lavoratore.

Qual è la magia che distingue la notte dal giorno?
Non vedo grande differenza tra giorno e notte: entrambi ci regalano un certo tipo di vita, di pensiero, di emozione. Forse l’unica differenza è che la notte in qualche modo ci rende più liberi, più spontanei e più spensierati.

La notte di Milano
È molto varia, ma forse ci manca un certo tipo di mentalità e turismo per poterla farla diventare una della città di riferimento a livello europeo.

La tua prima notte folle.
Mah, non ho questo grande ricordo della mia prima notte folle. Se non sbaglio avevo 17 anni, ero a Riccione per la mia prima vacanza coi miei amici ed andai a sentire questo Ralf, che non conoscevo assolutamente, alla Villa delle Rose. Da lì anche la mia prima esperienza con certi “divertimenti”.

Come ti prepari e come inizia la tua serata? Qual è il tuo cocktail preferito? E il tuo piatto? Dicci i posti dove vai a mangiare e quelli dove vai a bere.
Prima staccavo dal lavoro d’ufficio e mi fiondavo subito a cena con i vari dj e producer che portavamo a Milano. Ora preferisco stare a casa fare una cena, prepararmi in tranquillità e poi si esce, ciò non toglie che non disdegno una cena fuori, il locale da pre serata e via dicendo.
Sono un fan dell’Old Fashioned ma bevo molto volentieri anche un semplice buon Gin Tonic. Spesso mi disseto all’ElitaBar dove incontro diversi amici. Mentre sul cibo vado pazzo per i crudi di pesce e quando mi voglio abbuffare vado sempre a La Sirenella in viale Arbe.

Cosa ascolti quando balli davanti allo specchio prima di uscire?
Ahahahah sì ballo davanti allo specchio ma non con tracce da club, a casa mi piace ascoltare dal rock, all’hip hop (il mio vero primo amore a livello musicale), passando per il reggae, fino ad artisti tipo Ennio Morricone, Hans Zimmern e tanti altri.

La vita è un party o i party aiutano a vivere?
Per me i party aiutano a vivere, non si può dire che la vita si un continuo party. Ci sono anche altri tipi di esperienze che ci aiutano a crescere e che ci lasciano qualcosa di più di una normale serata danzereccia.

Qual è l’evento dei tuoi sogni che vorresti organizzare?
Mi piacerebbe riuscire ad esser parte di un’organizzazione che si occupi di un evento in stile Dekmantel: di tutti i vari festival a cui ho partecipato, a oggi è quello che mi ha colpito di più. Mi piacerebbe avere una line up varia, che abbia nomi di qualità, eclettici (sia dj che live) con mostri sacri e tanti nuovi talenti, fondamentali al clubbing per crescere e mutare.

Cos’hai scoperto di notte e cosa sogni di scoprire ancora nella notte?
In questi anni ho trovato davvero tanti amici, tante persone vere che mi hanno dato tanto, che mi hanno apprezzato per quello che sono e non per il personaggio che potrei essere. Il mio unico sogno è continuare a conoscerne tante con le quali condividere più che un ballo o uno sballo, e magari un giorno conoscere una persona giusta con la quale costruire un futuro.

Ti sei mai innamorato di notte?
Assolutamente SI.

Instagram o facebook? Stories o status?
Per adesso credo che Instagram sia molto meglio di Facebook, quindi stories piuttosto che status.

Balli ancora davanti allo specchio? Che traccia metti quando ti prepari davanti allo specchio per andare a ballare?
Ahahahah sì ma non con tracce da club, a casa mi piace ascoltare dal rock, all’hip hop (il mio vero primo amore a livello musicale), passando per il reggae, fino ad artisti tipo Ennio Morricone, Hans Zimmern e tanti altri.

La discoteca e il party più belli di sempre?
Per ora credo che Berghain sia un passo avanti a tutti, anche se a volte, per mio gusto personale, si arriva un po’ troppo all’eccesso nel voler strafare e sentire troppo personaggi.

Il luogo nel mondo con la “mejo” nightlife?
Una volta avrei detto Ibiza, lì diverse volte sono stato travolto da una miriade di emozioni ed energie positive, ora credo sia diventata troppo posh, inflazionata e esasperata. In questo momento dico Berlino, lì ho trovato davvero quello che mi rappresenta a livello di clubbing.

Dove vai di notte quando non vuoi vedere nessuno?
Se non voglio vedere nessuno, adoro stare a casa a guardare film, a pensare, a ragionare e a godermi la solitudine che tante volte serve a farci capire quali sono le cose di noi che dobbiamo migliorare e quali errori, sia a livello umano che lavorativo, non dobbiamo più commettere.