“Si vende vino buono e si tiene scola de umanità”: questa frase fu scritta nel 1781 ed è ancora visibile nel crotto Giovanantoni a San Giovanni in Chiavenna. I crotti (da “crypta” in latino o dal medievale “crota”, cioè grotta), dovreste saperlo anche se siete nati sotto il Mera, sono degli anfratti naturali che penetrano nei resti di antiche frane staccatesi in era post glaciale dai versanti della vallata. Al loro interno soffia il sòrel, una corrente d’aria che mantiene in ogni stagione la temperatura pressoché costante, tra i 4 e gli 8 gradi, ideale per conservare salumi (soprattutto bresaola) e vini, oltre che per far stagionare i formaggi. I crotti aprono le porte a settembre per una delle sagre più conviviali d’Italia, tra passeggiate, mostre, concerti, pranzi, cene e bicchierate.