«Like speaking about what women go through in prison – nobody talks about that, unless it’s ‚Orange Is the New Black‘, some dumb Hollywood shit. And we have yet to truly understand what enslavement means, what it does to a people. It’s programmed within us, there’s no way to escape it. The version of civil rights we’re sold, to be honest, is romanticised: a Band-Aid that solved the most horrifying thing in the world in eight years. How?» – Moor Mother

Chi l’ha detto che il dancefloor non possa essere luogo di resistenza, party, empowerment. Siamo cresciute e ci hanno insegnato a creare, attraversare, promuovere spazi di aggregazione, di incontro, di festa che siano safe, inclusivi. Ballare in pista è stato e continua a essere una liberazione, demoni, fantasmi e paranoie. 700 Bliss è un progetto che vede la collaborazione del Dj Harama e Camae Ayewa, nota come Moor Mother.

Artista, rapper, poetessa e performer, già componente del collettivo Black Quantum Futurism. Nel 2016 il suo album d’esordio solista „Festish Bones“, uscito su Don Giovanni Records, è stato acclamato dalla critica. La cultura afroamericana si incrocia con la sperimentazione noise. Nel cuore le poesie di Maya Angelou e June Jordan. Come se Nina Simone fosse stata catapultata in un club e il suo piano fosse diventato una cassa di risonanza di pulsioni elettroniche. A completare l’ensemble della serata a cura del collettivo Cryzed, Arcangelo e Dj Don’t Die. Dancing is fucking political.