Jus-Ed è un tipo spirituale, accogliente, che ama dedicare la sua musica ai figli. Howie B è un tipo entusiasta, festaiolo, che ama scovare nuove vie per fare musica. Il primo è americano, il secondo inglese: sulla carta nulla in comune. A ben guardare, però, oltre ad essere la line up dello showcase della Underground Quality al Goa, i due hanno più di qualcosa in comune: l’esperienza di anni nei club, che vuol dire un bel po’ di feste alle spalle. Entrambi hanno la loro etichetta e Howie B ha appena annunciato nuove release sulla sua mitica e seminale Pussyfoot – senza la quale il trip hop non sarebbe come lo conosciamo. Tutti e due hanno un modo molto personale di sentire la musica. Sembrano avere un amore ineluttabile per non fare mai quello che ci si aspetta che facciano. Sono quel tipo di produttore che mette in discussione i generi e gli stilemi del clubbing. Jus-Ed, tenendo un occhio alla tradizione e uno al proprio istinto, ha rigenerato la scena house newyorchese. Howie B, fra le produzioni di U2, Bjork, Tricky, Casino Royale e quelle dei suoi album, ha costantemente raccontato il presente attraverso la musica, senza guardare altro che il qui e ora, quel contemporaneo che è il nutriente d’eccezione della musica elettronica. Ecco, entrambi rappresentano la peculiarità più forte dell’elettronica e della dance: sonorizzare l’adesso. Portate il cuore e la mente ben aperti ed esibiteli alla porta prima di entrare.