‘Visione periferica’, quella che ci sfugge attraverso gli apparecchi multimediali. Quella che, invece, l’edizione 2015 di Danza Urbana intende recuperare a Bologna. Abitando, come sempre, la città ma espandendosi fino a periferie ed eremi, con spettacoli a cui assistere e laboratori a cui partecipare.
Niente resta escluso, eventi a 360°: il 4 settembre si comincia con una conferenza alle “Serre” (roccaforte degli eventi per i superstiti dell’estate bolognese) e il 15 si chiude con il primo studio del coreografo Marcos Morau della compagnia spagnola La Veronal su Pier Paolo Pasolini. Eh si, proprio lui che abitò a fondo la città.
Tra queste due date ogni giorno potrete vedere qualcosa: dall’ultimo lavoro del Collettivo Cinetico, a filmati di Cindy Van Acker, all’esito del laboratorio di Nejla Yatkin, e agl’italiani Francesca Foscarini e Manfredi Perego. Non si paga, l’unica cosa che dovrete fare è spostarvi. Avrete almeno una dozzina di sfondi diversi per i vostri selfie!
Scritto da Eleonora Felisatti
