Provenienti dall’assolata Bay Area che ha portato alla luce bucanieri del garage-punk a tinte psichedeliche come i Thee Oh Sees, i californiani The Fresh & Onlys sono rimasti un po’ nel cono d’ombra del circuito indie internazionale. Prolifici ma anche un po’ altalenanti, in quasi dieci anni di dischi e concerti un po’ ovunque nel mondo avrebbero comunque potuto raccogliere qualcosa di più. Non avranno l’appeal da freakkettoni hardcore dei progetti firmati John Dwyer o Ty Segall, ma Tim Cohen – anima di un duo formato con Wymond Miles e allargato a seconda delle occasioni – è un songwriter ispirato ed eclettico: uno che sa davvero dove mettere le mani quando si tratta di mescolare melodia e rumore, coniugando ebbra euforia e malinconia agrodolce, The Smiths e Jesus & Mary Chain. Esattamente quello che fa anche nell’ultimo disco “Wolf Lie Down”, uscito la scorsa estate su Sinderlyn, ovvero la “sorella minore” di Captured Tracks: anche grazie al contributo di James Baron dei Beach House, le chitarre dei The Fresh & Onlys oscillano con disinvoltura tra lo spleen della shoegaze e un’eco country-surf. Saranno sentiti e risentiti, ok, ma è difficile non abbandonarsi a quei riff che hanno il sapore della fine dell’estate.