Roma, correva l’anno 1960, e un uomo di origine etiope, Abebe Bikila, diventava leggenda conquistando la prima medaglia d’oro del continente africano nella maratona olimpica. Una corsa a piedi nudi, simbolo della liberazione dell’Africa dal colonialismo. Questo non è un racconto alla Lucarelli, ma è un frammento di memoria che Nina Fischer & Maroan el Sani hanno utilizzato per elaborare Freedom of Movement, un nuovo progetto che sarà presentato in anteprima al Maxxi. Ancora la Capitale come sfondo, ancora lo sport come elemento di mediazione, ancora una corsa di popoli migranti che reclamano la loro libertà di movimento, intesa come accoglienza. La poetica del duo artistico non è nuova alla relazione tra corpo, luogo e trasformazione culturale. Un sodalizio già intrinseco in Dynamis (2014), che documenta il tentativo di tenere im equilibrio un uovo: un esercizio che diventa emblema della ricerca del baricentro sociale. Il film e la ricontestualizzazine di questa performance avranno luogo alla galleria Marie –Laure Fleisch, in concomitanza con la mostra al MAXXI.