Chi scrive è un cultore della Fiat Panda, quella vecchio stile, squadrata, giusto per essere chiari – della nuova non ne voglio neanche sentire parlare. Sapere che quest’auto sarà protagonista di una personale in una delle (attualmente) migliori gallerie di Roma, non può che riempirmi d’orgoglio e mi spinge a dire che finalmente giustizia è stata fatta: la Panda entra nell’olimpo dell’arte contemporanea, lì dove merita di essere! La firma di questa storico passaggio di consegne la mette Mark Handforth, che dentro la Sant’Andrea de Scaphis porterà la carcassa di un vecchio modello, ricoprendola con decine e decine di candele e illuminandola con si suoi stessi fari, opportunamente “asportati” dal suo corpo di metallo. Una vittoria dell’organico sull’inorganico? Il tramonto del razionalismo meccanico (nel senso di autofficina) a favore di tempi più bui e irrazionali? Le chiavi interpretative sono diverse e magari una mette anche in moto.
Scritto da Nicola Gerundivo