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mer 24.01 2018 – ven 16.03 2018

Barbara De Ponti e Jens Risch - "Forma Mentis"

Dove

VIASATERNA
Via Leopardi 32, 20123 Milano

Quando

mercoledì 24 gennaio 2018 – venerdì 16 marzo 2018
H 12:00 - 19:00

Quanto

free

Tra arte e scienza, tra osservazione e meticolosità, al limite tra filosofia e mania apre la doppia personale dell’artista milanese Barbara De Ponti e dell’artista tedesco Jens Risch, nella “visionaria” galleria Viasaterna.
La mostra propone un dialogo inedito tra l’ultimo progetto di Barbara De Ponti, Clay Time Code e le recenti opere di Jens Risch, realizzate tra il 2011 e il 2016.
Diatriba senza fine: la mostra gravita intorno al concetto di forma. Entrambi gli artisti sembrano accomunati, o almeno lo sono in questa mostra, dalla stessa percezione della forma, nella sua doppia accezione: materia e processo mentale.
Clay Time Code è una seria di sculture realizzata nel 2016 e presentato presso il Museo Internazionale della Ceramica, il Museo Carlo Zauli e il Museo di Scienze Naturali di Faenza, frutto di una lunga ricerca scientifica.
Si tratta di otto sculture in ceramica che realizzate in scala macroscopica rappresentano gli elementi microscopici dei fossili componenti dell’argilla azzurra, risalente a più di 400 milioni di anni fa. A completare questa rigorosa ricerca e tentativo di dilatazione e rappresentazione di un tempo inafferrabile per l’uomo, sono presenti anche alcuni disegni su carta.
Anche le opere di Jens Risch sembrano dilatare il tempo fino a renderlo quasi impercettibile all’uomo. Le sue opere sono fitti grovigli creati a partire da fili di seta lunghi circa un chilometro, intessuti e intrecciati su sé stessi fino a creare una matassa intricatissima. Sinonimo di rigore e determinazione, Jens Risch da ben quindici anni si è dedicato ad annodare fili di seta e a prendere nota dei singoli processi, raggiungendo però ogni volta un risultato sempre differente.
La matassa finale è un concentrato di energia e allo stesso tempo mostra il peso del lavoro e del rigore richiesto, che sembra prendere il sopravvento sulla forma.
Senza dimenticare il ruolo centrale della forma, soggetto principale della mostra, il tempo è l’altro elemento che sembra scaturire dalla percezione delle opere di entrambi gli artisti. Se per De Ponti nel complesso dialogo tra tempo e spazio, il riferimento al tempo sembra più evidente ed esplicito, la materia prima stessa essendo il risultato inevitabile del naturale scorrere del tempo, dall’altro è la dilatazione del tempo in parallelo con la dilatazione dei più piccoli elementi fossili.
Si tratta di un percorso a ritroso alla ricerca dell’elemento primario delle argille e al momento della loro composizione.
Per Jens Risch, invece la tematica del tempo rimane più sottile. Già presente nella mostra collettiva As soon as possible alla Strozzina nel 2010, Jens Risch contrappone, attraverso le sue opere, la sua idea di tempo a quello della società odierna, un tempo accelerato, ritmato dalla produttività. Il suo lavoro viceversa richiede lentezza e rigore come mostrano le Notes for silk piece, nelle quali l’artista ha annotato giorno dopo giorno il procedimento utilizzato per creare i poetici grovigli di seta.
Forse un lavoro un po’ maniacale, forse troppo scientifico o forse solo molto poetico perfetto per lo spazio Viasaterna, che di poetico ne sa qualcosa.

Scritto da Chiara Di Leva