Ad could not be loaded.

sab 10.02 2018

Club Adriatico: Lee Gamble + Primitive Art

Dove

Covo Club
Viale Zagabria 1, 40127 Bologna

Quando

sabato 10 febbraio 2018
H 23:00

Quanto

Questa sì che è una bella notizia: Club Adriatico, il party che Bologna invidia alla Romagna (tra le migliori cose del nostro 2017) approda al Covo, tempio sacro dell’indie. Un incrocio imprevisto in un luogo che strutturalmente calza a pennello con il clubbing “raccolto” e le penombre del format ravennate.

Dei ruggenti eventi in quel dell’Almagià, sacro tempio e meta di innumerevoli pellegrinaggi dal 2013 a oggi, dovreste già sapere tutto: da quelle parti sono passati Joey Anderson, Helena Hauff, Stingray, Randomer, Errorsmith, Young Male, Mesh e tanti, tantissimi altri che hanno (giustamente) alimentato l’infuoco e la bramosia nei più. Desiderio di esserci, di fare gruppo, per alcuni anche di riconoscersi in qualcosa e di riconoscere che questo qualcosa è massiccio, decisamente superiore a tante altre situazioni in cui capita di finire. Va quindi dato atto -facendo le opportune differenze- ai ravennati del Club Adriatico, ai ragazzi di Paradoxes (concittadini con cui collaborano spesso), ma anche a Free USB Clubbin’ e a Magma, di aver riportato l’elettronica e il clubbing di qualità in riviera, concentrando l’hype sui nomi caldi, tralasciando la fuffa.
Dislocare tutto questo al Covo è una scommessa molto intrigante: in primis, per un discorso di spazi, di riduzione di scala. Poi, di pubblico, visto che il locale sopra al Casalone è oramai un club in cui la musica fatta da quelli che “non suonano davvero” e che “girano solo manopole” ha sempre più un ruolo marginale nella programmazione.

E si parte a tutta carica, con i fumi pesanti prodotti dalla musica di Lee Gamble, Primitive Art, Herva e Bangutot.
Se ci fosse uno studio sulla classica evoluzione di un produttore di musica elettronica inglese, la parabola di Lee Gamble sarebbe da antologia. Dai territori jungle degli anni Novanta, il nostro approda alle distorsioni glitch, ambient e noise dei primi Duemila, per approdare, ora, ad una techno sperimentale personalissima. Dj, produttore, fondatore del collettivo CYRK e di UIQ – l’etichetta discografica nata nella seconda metà del 2015 – Lee Gamble è riuscito a creare una felice miscela di dancefloor e astrazione, che ha dato frutto a cinque album sulla lunga distanza e un’innumerevole sfilza di EP, mix e collaborazioni, tra cui anche uno show mensile sull’inglese NTS.

Ad accompagnarlo il duo milanese dei Primitive Art (Matteo Pit e Jim C. Nedd), un’avvilupparsi di synth oppiacei e umide percussioni che si fanno trip hop scurissimo, e Bangutot. In apertura Herva e NI NO. Speriamo sia l’inizio di un lungo percorso.

Scritto da Buono Legnani e Squagghia