Ci sono paesi che devono arrampicarsi sugli specchi per inventarsi un’identità. Pagano consulenti, filosofi, artisti, guru del marketing per mettere insieme un’immagine coordinata, come fossero aziende, per inventarsi una cultura locale, costumi tradizionali, danze e cibi da vendere. Ecco, l’Italia questo problema non ce l’ha, ha un’identità strabordante e anche discutibile, amata e odiata ma comunque nota pure ai pinguini del Polo Sud.
The Workbench di Pietro Di Lecce ha deciso di aprire una mostra agostana chiamando artisti inglesi e italiani a reagire su questo tema, nel bene e nel male.
Scritto da La Redazione