Avete presente i rapporti di amore-odio? Quegli amori malati per cui vuoi ardentemente vedere una persona, stare con lei, ma lo stare con lei ti lascia sempre un po’ insoddisfatto, ancora affamato? Ecco, il mio rapporto con Virgilio Sieni è esattamente così: ogni volta smanio dalla voglia di vedere i suoi lavori (di quelli passati all’ombra della Madonnina non ne ho perso uno), ma poi all’uscita da teatro ho sempre una stretta allo stomaco. All’inizio pensavo fosse colpa mia – Sieni è Sieni, non può non piacere – mi dicevo. Poi ho capito che è giusto così: non importa che ti piaccia o meno, l’importante è che ti dica sempre qualcosa, ti lasci una sensazione da portare a casa. E Sieni ha sempre qualcosa da dire.
Il Cantico dei Cantici è ispirato al libro noto come Cantico di Salomone, il più sublime tra i cantici della Bibbia, dove confluiscono, a partire dal IV secolo a.C., poemi mesopotamici. Andatelo a vedere.