Il lavoro di Alessandro di Pietro attinge alle strutture linguistiche e alla grammatica cinematografica per generare sempre nuove narrazioni e indaga i processi di normalizzazione e di deviazione dagli standard e dai canoni. In occasione della sua prima personale negli spazi di Marsèlleria, presenta l’ultimo capitolo della tetralogia a cui sta lavorando dal 2016. I quattro episodi seguono una semplice struttura grammaticale che si concentra sulla costruzione di spazi, installazioni proto-narrative e personaggi senza nome. Il progetto ha attraversato una serie di mostre che corrispondono al prequel – Tomb Writer (solve et coagula) (Bergamo, 2016) – al protagonista – Downgrade Vampire (Milano, 2016) – e al suo psychological switch o ghost – Towards Orion – stories from the backseat (Parigi, 2017). La quadrilogia si conclude con Felix, l’ultimo capitolo in cui entra in scena il personaggio dell’antagonista.
Iniziato durante la sua residenza all’American Academy in Rome, Felix rivela un nemico che “non è una nemesi del personaggio principale, viaggia su un canale parallelo, senza identificarsi con una proiezione negativa del “buono” – racconta l’artista. “L’ambiente sembra essere progettato da chi, sin dalla più giovane età, è stato troppo amato e, di riflesso, vede nella tecnologia destinata alla conservazione del tempo e dell’energia non un meccanismo ma un oggetto da contemplare. Felix è probabilmente il suo nome, oppure solo un modo di vivere in cui l’amore verso il mondo non viene preso sul serio: la sua azione forse vuole modificare il corso di un evento già accaduto o forse vuole “fregare”, non tanto il naturale corso della storia, ma il principio sociologico di William Thomas Merton della “profezia che si autoavvera” o la sua applicazione fantascientifica nel “paradosso della predestinazione” o, meglio ancora, “l’infinità di te stesso nei multiversi della serie animata Rick and Morty”. Durante la serata di aperture speciali degli spazi no profit di miart 2018, sabato 14 aprile, dalle 19 alle 24, la mostra ospiterà una speciale attivazione sonora di Enrico Boccioletti. La composizione, sviluppata a partire da una serie di temi, viene riorganizzata grazie a coefficienti di probabilità durante la serata per comporre la colonna sonora in tempo reale degli ambienti. Una selezione di temi sonori e timbrici, elementi e sfumature che una volta impostati, si strutturano in completa autonomia.

Opening: 28 marzo 2018, ore 17:00 – 19:00. Orari di apertura: lunedì – venerdì, ore 10:00 – 13:00 e 14:00 – 16:00; e su appuntamento.