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ven 23.03 2018 – dom 25.03 2018

Book Pride 2018

Dove

Base Milano
Via Bergognone 34, 20139 Milano

Quando

venerdì 23 marzo 2018 – domenica 25 marzo 2018

Quanto

free

La grandissima novità di questa quarta edizione di Book Pride è la direzione di Giorgio Vasta, uno dei più grandi scrittori italiani, autore di capolavori come Il tempo Materiale e Spaesamento, ma anche di Absolutely Nothing, con Humboldt Books, sul viaggio nei vuoti e negli scarti del sud statunitense. Organizzata da Odei, Osservatorio degli editori indipendenti, in collaborazione con il Comune di Milano, la fiera prevede decine e decine di incontri (non migliaia come nell’orgia di Bookcity) con scrittori di grandissima qualità – quelli che ancora non sono passati, o non del tutto, alle case editrici mainstream.
L’apertura sui neofascismi – tema pompatissimo dalla pessima campagna elettorale che ci siamo appena lasciati alle spalle – è una conversazione tra Helena Janeczek, che ha sempre indagato, nei suoi romanzi, la storia più violenta del Novecento, Antonio Scurati, che sta per pubblicare un nuovo romanzo sul Dux, Marco Belpoliti e Nicola Lagioia, moderata ovviamente da Giorgio Vasta.
A incarnare il tema scelto in questa edizione per Book Pride, Tutti i viventi, Elena Stancanelli e Francesco Pacifico si affronteranno in un incontro sul mostro Frankestein, mentre Anna Nadotti e Chiara Valerio dibatteranno su altre due figure paradigmatiche della metamorfosi: Orlando di Virginia Woolf e Pinocchio di Collodi.
E poi, tra gli italiani, Giorgio Falco sull’ultimo libro di Walter Siti uscito da Nottetempo, Pagare o non pagare. Il Collettivo Ippolita (Tecnologie del dominio, Meltemi) dialoga con Carlo Formenti (Oligarchi e plebei, Mimesis), moderati da Marco Dotti, per provare a capire come difendersi in un mondo dominato dall’anarco-capitalismo nei suoi effetti devastanti sui legami sociali, la costruzione delle identità individuali e collettive, la politica. Possiamo sentire Valentina Parisi che parla di Russia a partire dalla sua Guida alla Mosca ribelle (Voland), così capiamo se dobbiamo veramente ossessionarci sulla russofobia o possiamo dedicare le nostre vere ansie a cose più gravi come la contaminazione di tutti gli oceani grazie a Fukushima, come dice Bifo.
Tra gli stranieri abbiamo Regis Jauffret, fra le voci più importanti della letteratura francese contemporanea, che presenta Cannibali (Clichy), un romanzo che racconta la follia dell’amore, la fame che ne abbiamo e dipinge “il più detestabile ritratto di maschio di tutta la letteratura” (con Violetta Bellocchio), i sudamericani Lina Meruane e Federico Falco, poi Franz Westermann, Emma Glass, Eli Gottlieb.
Ma soprattutto vale la pena andare per capire quanto lavoro e quanta vitalità esiste al di fuori del mondo dell’editoria dei giganti: tantissima roba.

Scritto da Lucia Tozzi