Tutti, prima o poi, passano attraverso il disco – o il live – con l’orchestra, storicamente una sorta di meme sugli artisti a corto di idee (vedi S&M dei Metallica): non sembra però il caso della Urban Orchestra. Diretti da Michele Fedrigotti, alcuni fra i rapper più “colti” del panorama: Ghemon (passato persino dal Blue Note), Clementino (che cita De Filippo), Ensi (monumento del “canovaccio” dal 2TheBeat in poi) e Coez (il “crooner” dei romani Brokenspeakers). Per una volta pare che non sia il flow a seguire il beat, ma la posse del Maestro a commentare e reinterpretare i brani più famosi nel repertorio del fornito coro. Facile storcere il naso quanto entusiasmarsi per la curiosa trovata “crossgenerazionale” di MiTo, ma se i Wu-Tang hanno chiamato un loro storico pezzo Chamber Music (musica da camera) un motivo pur ci sarà.
Scritto da Andrea Pagano