Arte e diritti umani: un connubio che sempre più spesso si manifesta. La nostra è una contemporaneità bistrattata, che continua a negare la tanto attesa “età dei diritti” preconizzata da Norberto Bobbio nel 1990. L’assunto secondo cui fosse in arrivo una sempre più ampia estensione del riconoscimento e della protezione dei diritti dell’uomo, «segno premonitore del progresso morale dell’umanità», è infatti continuamente rimandato, e non è un bel vedere. Gli effetti sono sotto gli occhi di tutti: sarebbe inutile e impossibile elencarli qui. Utile è però rifletterci sopra, anche in una galleria d’arte, di fronte a opere che muovono dal concetto di “riparo” ruotando attorno ad un
oggetto, il tappeto, che è la prima casa di chi non ha dimora. Dopo aver letto la descrizione di questa mostra, l’ho sognata: i tappeti disegnati con le spezie erano ovunque intorno a me. Li auguro a tutti quelli che hanno bisogno di un atterraggio morbido, sbalzati dalle correnti gravitazionali di questi tempi incerti.