Possiamo essere critici quanto vogliamo verso gli Stati Uniti d’America e le sue contraddizioni, e da un anno e mezzo alla Casa Bianca abbiamo una ragione in più per esserlo. Ciononostante, è innegabile che nel cuore dell’America ci sia un “nescio quid” di magico, sciamanico e puro che sopravvive nonostante i Redneck e il rock FM di bassa lega. Questa sospensione di atmosfere è stata ben rappresentata negli anni dal Grande Romanzo Americano, e in musica trova un saggio composito e ricco nei Calexico. Già dalla scelta di chiamarsi come una città di confine della California si capisce che la band dell’Arizona è voluta scendere nelle viscere del proprio Paese, sporcandosi con il country e con gli influssi latini di terre che sono a un tiro di schioppo da casa. Dopo aver lasciato i Giant Sand, in più di 20 anni di carriera Joey Burns e John Convertino sono rimasti fedeli alla propria linea, con risultati discografici quasi sempre all’altezza del proprio nome. Anche il nuovissimo The Thread That Keeps Us non ne smentisce la caratura, pur spostando lievemente le coordinate stilistiche verso influssi elettronici inaspettati. Se non potete permettervi un viaggio sulla Route 66, un concerto della band può essere una suggestiva alternativa – e a prezzo decisamente più contenuto.