Un “locus amoenus” che prende vita per dieci ore. Un invito alla comunicazione, non solo verbale, uditiva, in cui i confini conferiscono continuità all’esperienza sinestetica invece di circonscriverla. Una lunga notte di proiezioni sonore e visive, avvolta dal brulichio frenetico di MiArt Night 2018 – notte dell’arte contemporanea dedicata agli spazi non profit. “Then it moved, a fraction” apre le porte di Standards da stasera alle 20 alle 14 di domani: un evento “senza soluzione di continuità”, che interseca una sessione di ascolto lungo, l’apertura di un bookshop per le edizioni Archive Books – parte della piattaforma culturale tedesca Archive Kabinet – e delle proiezioni in collaborazione con la label canadese Graphical, che presenta 12 interpretazioni audiovisive di “Poem 1957” di Michael Snow. Dopo quasi due anni, torna in Via Maffucci Care Of Editions – etichetta che rovescia le logiche di “business” musicale dal 2015 – con i set di Sugai Ken, Andrew Pekler e Nicola Ratti, in veste di anfitrione e artista. Saranno proprio questi ultimi i protagonisti del long listening, dialogo improvvisato che vedrà il mondo neo nipponico di Sugai Ken e il suo UkabazUmorezU – album uscito l’anno scorso su Rvng Intl – fare piedino alle astrazioni polifoniche di Nicola Ratti e agli esperimenti sonori di Pekler, il quale integran jazz, pop, musica elettronica, exotica, modern classic con sample di strumenti e convenzioni di genere. Eppur si muove…