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mer 22.07 2015

Cobain: Montage of Heck

Quando

mercoledì 22 luglio 2015

Quanto

ing. vari

Faccio parte della generazione di mezzo: quella che ha sfiorato il concerto al Palaghiaccio di Marino del ’94 con i Melvins in apertura, ma per cui la discografia, ancora calda, dei Nirvana è stata l’apertura del vaso di Pandora. Comprai tutto: cd, singoli, bootleg. Motivo per cui, anche se ora non li ascolto quasi più e magari non li inserirei tra i miei dischi preferiti di sempre, quando vedo la faccia di Kurt Cobain su flyer di serate revival o come elemento moodboard ribelle/dannato, le braccia mi cascano fino al centro della terra. All’epoca comprai anche la biografia della band scritta da Michael Azerrad, che mi permise di sbirciare dietro le quinte da “rockstar” di Kurt, Chris (Novoselic) e Dave (Grohl) e inquadrarli come ragazzi qualsiasi che trovandosi al momento giusto, nel posto giusto e con i brani giusti arrivarono più in là di quanto immaginassero – e forse volessero. Ecco, spero che l’approdo sul grande schermo del documentario di Brett Morgen – incensato dalla critica e forte dell’accesso all’archivio Cobain dove sono custoditi video, registrazioni, quadri e appunti inediti che ripercorrono un intero arco di vita -, riesca a completare quest’opera di demistificazione presso il grande pubblico; andando oltre l’equazione Kurt-Courtney- Eroina-Successo-Suicidio, per scoprire un ragazzo a cui, in fondo, piacevano i Beatles.

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Scritto da Nicola Gerundino