“The Kilowatt Hour”: mai assistito a una performance altrettanto tediosa come quella proposta, due edizioni fa per MiTo, dal trio Sylvian/Fennesz/Mathieu. Poverini, tutti convinti di «andare a vedere David Sylvian», fuorviati dall’immagine in cartellone, raffigurante un esoterico ex-Japan. Speriamo che nessun bontempone, stavolta, si rechi all’Auditorium Lingotto convinto di «andare a vedere Philip Glass» in carne ed ossa. Akhnaten (dal testo Oedipus and Akhnaton di Velikovskij), proemio alla vita del faraone Akhenaton, abbacinante opera dell’ultracelebre compositore settantottenne, fu dapprima messa in scena all’Opera di Stato in quel di Stoccarda, nel 1984. Per stasera, è assegnata al talento dei membri dell’Orchestra (e del Coro) del Teatro Regio, scortati, per l’occasione, da una inedita, doppia proiezione video, che vede protagonisti i gloriosi reperti archeologici del Museo Egizio di Torino. E meno male, che «viene Philip Glass». Altrimenti ci toccherebbero Meg e Brunori SAS.