Dopo l’occupazione quasi totale da parte dei panini giganti della megamostra di Celant, la Triennale torna alla sua dimensione plurale. Il primo piano sarà spezzettato in sette stanze, e per ogni stanza una mostra con un format diverso sull’arte degli ultimi cinquant’anni. E per ogni mostra – installazione, personale, collettiva, tematica, cronologica che sia – un libro di Mousse. La mostra delle mostre, che trae il nome Ennesima da un’opera di Giulio Paolini del ’73 divisa in sette tele, è a cura di Vincenzo De Bellis, la direzione artistica è di Edoardo Bonaspetti. Nelle mostre saranno esposte 120 opere di 70 artisti, e per il suo carattere canonizzante ha già cominciato a suscitare non pochi rumours sulle inclusioni/esclusioni. Il catalogo, articolato a sua volta in sette libri (Mousse Publishing), coinvolge moltissimi dei migliori critici e curatori sulla scena, da Andrea Lissoni a Elena Volpato, Francesco Garutti, Massimiliano Gioni, Luca Lo Pinto.
Scritto da Lucia Tozzi