Una cosa accomuna la scuola e le frasette da baci Perugina: il “Panta rei”. Per quanto il concetto del fiume che non è mai uguale a se stesso sia figo, è diventato insopportabile. Meglio il più borderline “eterno ritorno”, cioè quello secondo il quale la storia si ripete ciclicamente. Sono
passati quasi due anni da una domenica passata nel loft sopra il Rashomon.

Lì i Polar Inertia mi mandarono fuori di testa con un set ipnotico fatto di bordoni digitali. “Kinetic Optics”, il loro ultimo album uscito tre mesi fa, è tutto ciò che alla techno attuale si può chiedere, nonché l’evoluzione di ciò che hanno rappresentato i Sandwell District. Anche in questo caso mi hanno mandato in pappa il cervello. Due anni dopo si trasferiscono al piano di sotto. A ribadire che a Eraclito ho sempre preferito Nietzsche.