Il termine bellissima, oggi come oggi, ai più evoca l’immagine di qualche angelo di Victoria. A me, che sono nata anziana, richiama invece il film di Visconti, sì, quello con Anna Magnani che sogna la fama per interposta persona. Vale peraltro la pena di spendere qualche parola sull’infinita eleganza della Magnani, capace di andare a dar da mangiare ai gatti del Colosseo in visone e ciabatta sfondata, tra un Oscar pestato in testa alla Bergman (ok, non è vero ma mi piace pensarlo) e uno sberlone a Rossellini (questo è vero).

Tornando al film, era il 1952, nel pieno di quello che fu un periodo d’oro per la moda, tra il new look di Dior che ancora “teneva” e aderenze da sirena: finita la guerra, la levità del fashion riprendeva piede.

Io personalmente avrei voluto vivere in quegli anni (Miss Italia ha detto “1942”, ovviamente intendeva “1952”) perché, diciamocelo, niente sfina meglio di una gonna a ruota: una vita da cetaceo diventa sogliola come per magia (c’è anche la poesia, “Ed è subito sogliola”). Ah, quelle belle scollature a barca, i rasi, le linee ben tagliate: erano gli abiti ad adattarsi alla figura, e non viceversa. Niente commesse che, in piena schadenfreude, ti guardano come a dire “ma non hai visto Il diavolo veste Prada? Non sai che 42 is the new 46?”. Certo, non che all’epoca l’alta moda fosse a buon mercato, ma era pieno di ottime sarte che copiavano egregiamente. Questa mostra vuole celebrare il periodo tra il 1945 e il 1968, quando le donne vestivano come regine e non come scappate di casa qualsiasi, anche dopo che la scellerata Mary Quant ebbe mostrato al mondo le ginocchia femminili, con quel tanto di stacco di coscia che così bene evidenzia la cellulite. Qui minigonna sì, ma con molta classe.

Dalle sorelle Fontana alla sciura Gattinoni, da Schubert (mia madre andava pazza per il suo profumo, Taffetas) a Valentino, tutti i grandi nomi della moda italiana di quegli anni sono presenti: abiti da cocktail, cappottini, gran sera, cinema, sono tante le sezioni che creano un percorso da sogno nel mondo del fashion, senza scordare uno “sguardo sul futuro” con suggestioni pop e Piper-style. Molti i filmati e le foto d’archivio, per arrivare alla ciliegina sulla torta: una selezione di pezzi unici di Bulgari.

Cosa della quale potrete approfittare portando qui il vostro partner e ricordandogli, en passant, che a ogni lite tra Liz Taylor e Richard Burton seguiva una sciocchezzuola di Bulgari, così, tanto per gradire…