“PHOENIX. Il Padiglione de l’Esprit Nouveau tra ricostruzione e restauro“: il padiglione torna ad essere aperto al pubblico nei weekend fino al 13 gennaio ospitando al suo interno un’esposizione che ripercorre la vita dello stesso, dalla sua ricostruzione al restauro dello scorso anno.

Nel 1977 l’architetto Giuliano Gresleri decise di riprodurre all’interno del tessuto urbano bolognese, al limite tra centro e periferia, il prototipo di unità abitativa presentato da Le Corbusier nel 1925 a Parigi in occasione dell’Exposition des Arts Decoratifs et Industriels Modernes. L’architettura razionalista, negli anni fra le due guerre, assistendo alla saturazione dello spazio urbano, andava interrogandosi sui problemi dell’abitare immaginando città vivibili, accoglienti per le nuove masse di immigrati urbani: quartieri che smettessero di esser tali per assumere la forma di parchi. In quegli anni si sviluppò la logistica che andava affermandosi come nuovo sottofondo del mondo globale: il trasporto di merci e prodotti, e nel nostro caso di prefabbricati, permetteva di immaginare nuove costruzioni, edifici a basso costo egualmente vivibili. Nella mente di Le Corbusier iniziano a intersecarsi cartesianamente architetture verticali ed orizzontali, in una struttura ‘radiosa’ e perfetta in sé, che sembra poter rinunciare senza rimorsi, nella sua aspazialità e atemporalità, ai suoi abitanti e alle sue soggettività, come un’opera che vive indipendente dalla sua musa dopo averne tratto ispirazione.

Quarant’anni dopo la sua riproduzione, Maria Beatrice Bettazzi, Jacopo Gresleri e Paolo Lipparini, rendono nuovamente permeabile l’opera del maestro svizzero-francese, unicum italiano, accompagnandoci, tra la ricostruzione e il restauro della stessa, nel percorso di ricerca che ha portato alla nascita del Padiglione in Piazza della Costituzione. A testimonianza di tale percorso a video dell’epoca, si affiancano i progetti, i disegni, le immagini provenienti dal Fondo dell’Archivio Storico dell’Università di Bologna e da quello privato del professor Giuliano Gresleri stesso, consulente della mostra.

La mostra è aperta ogni sabato e domenica dalle 15 alle 17 (ingresso gratuito, max 50 partecipanti per volta). Alle h 15.00 del sabato e della domenica è possibile partecipare ad una visita guidata a cura del Dipartimento educativo MAMbo. Informazioni e prenotazioni visite guidate: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna tel. 051 6496611 – mamboedu@comune.bologna.it (entro le ore 13 del venerdì precedente)