Estate 2018. Un camion rimane parcheggiato vicino lo studio berlinese di Oliver Osborne. Potrebbe sembrare una scena quotidiana, ma è la nascita di un’opera che da il via a una riflessione più ampia dei pregiudizi intorno alla pittura.
THE FCK SEX ISM LORRY (2019) diventa così il manifesto della mostra che sarà ospitata dalla galleria Giò Marconi.
L’artista presenta una serie di opere con un linguaggio visivo diversificato che combina pittura a olio, ricamo, tecniche di stampa digitale e analogica. Nella sala principale, a fianco di lavori che includono l’immagine di un uomo disteso, un cane ricamato, una giovane Angela Merkel e una donna incinta, Osborne presenta un nuovo ciclo di opere che mettono insieme immagini banali con immagini fortemente allegoriche.
Gli obiettivi della ricerca, secondo lo stesso artista, sono sfidare la tradizionale divergenza tra astrazione e figurazione e spiegare quale sia il potenziale che l’atto del dipingere ancora detiene nell’arte contemporanea.
Scritto da La Redazione