Da ormai qualche anno la festa del quadrifoglio, dei cappelloni e delle parrucche verdi è celebrata anche in Italia a suon di musiche celtiche e gaeliche, per non parlare dei boccali che uno dietro l’altro si consumano e si innalzano solenni per i brindisi di festa.
E di quella che è la tradizione che motiva la celebrazione, in Italia – ammettiamolo – ce ne freghiamo un po’ – sì, dai, ora non mi venite a dire che sapete benissimo chi è San Patrizio. Noi ci diamo per lo più al festeggiamenti selvaggi e all’invasione dei pub, dei locali o delle piazze all’aperto dove vengono allestiti veri e propri villaggi irlandesi, e tutto ciò per godere dell’atmosfera di festa che i popoli del Nord d’Europa hanno saputo esportare anche nel Belpaese. Ma c’è un evento che più di tutti ha saputo ricreare quello spirito ed è proprio a Bologna. Irlanda in Festa già da tredici anni attrae migliaia di persone colorando di verde il Parco Nord tra musica, cibo, birra e folklore. L’evento, che si terrà in contemporanea anche a Correggio (RE), Mestre (VE), Nonantola (MO), Parma, Pesaro, Polcenigo (PN) e Terni con Bologna capofila, ospiterà anche quest’anno al PalaEstragon decide di band, a partire dagli immancabili Modena City Ramblers (il 16 marzo) che si affiancano a Jason O’Rourke, Blaisin, The Jesse Janes, i Vad Vuc, Folkabbestia, Rumba De Bodas, Alzamantes, Tona Libre e Sbanda Ballet. Ci saranno ovviamente anche l’enorme ristorante guidato dagli chef di Cork Damien O’Shea e Patrick Browne, fiumi di birra e, come in ogni pub che si rispetti, le passioni sportive con gli incontri di pugilato e le sfide a freccette.