La musica contemporanea, si sa, è difficile da ascoltare e promuovere. Spesso non se ne capisce il senso, non si conosce il contesto, non si riconosce una struttura. Eppure il patrimonio della musica del Novecento è ricchissimo e dei più vari. L’Associazione Milano Musica è nata con l’intento di avvicinare il pubblico a questo repertorio tramite festival monografici, conferenze, incontri e fin da subito ha visto l’entusiasmo e la collaborazione delle istituzioni culturali cittadine. Così dal 1992, ogni anno al ritorno delle vacanze, i teatri, le basiliche, i musei, ospitano concerti e incontri proposti dall’Associazione. Quest’anno il festival guida il pubblico alla scoperta di Bruno Maderna, figura fondamentale nel panorama musicale del secondo dopoguerra: la sua musica è un continuo sperimentare nuove tecniche, fermo restando il saldo legame con la storia per cui passato e presente musicale si fondono. Oltre che come compositore, Maderna è ricordato come direttore d’orchestra e per il suo ruolo didattico e sociale nella promozione della musica: tra le varie attività, assieme a Berio e al tecnico Zuccheri, ha fondato lo studio di fonologia musicale della RAI a Milano. L’inaugurazione sarà il 4 ottobre alla Scala con brani di Maderna, Webern e Berg. A seguire ci saranno serate dedicate al maderniano rapporto con l’antico, altre dedicate alla sua produzione cameristica o elettronica e accanto a queste conferenze, novità e prime assolute. Ancora una volta Milano Musica ci porta alla scoperta di un uomo e della sua visione di un’epoca, creando un ponte con il presente dei giorni nostri: da qui il titolo “Bruno Maderna e l’umanesimo possibile”.