Se Dio fosse un astronauta, molto probabilmente arriverebbe dall’Irlanda. Una coincidenza astrale lo porterebbe a suonare in una band dedita a sonorità post rock. La ricerca dello spazio e dell’estasi spalmate dentro tracce ipnotiche. Si dà il caso che che Dio non sia un astronauta, e i God is an astronaut siano l’esperienza più vicina alla dimensione catartica che oggi siamo in grado di poter ascoltare. Musica dilatata, che diventa emotività tradotta in puro rumore bianco. Suoneranno a Zona Roveri, dove lo spazio non è mai stato così vicino.
Scritto da Marco Boccaccini